Nel mondo dell’imprenditoria ci sono storie di successo che ispirano e motivano le nuove generazioni di innovatori e di imprenditori. Una di queste storie è senza dubbio quella di Alessandro La Rosa, giovane imprenditore di 30 anni, fondatore di “CreationDose”, start up innovativa nel settore dei media e della pubblicità.
Dal 2018 al centro della Creator Economy, CreationDose è la NewGen Company che crea strategie innovative e creative per aiutare i brand a raggiungere le nuove generazioni attraverso la gestione dei canali TikTok e la produzione di short video, coinvolgendo le community di Influencer e Content Creator.
In questa intervista, Alessandro La Rosa ci racconta il suo percorso, ciò che lo ha ispirato e ciò che lo ha spinto a creare la sua azienda: uno spunto per i nuovi imprenditori.

Alessandro, raccontaci un po’ di te e di cosa ti ha ispirato a fondare CreationDose: come hai sviluppato l’idea?
Innanzitutto, permettimi di dire che sono molto contento di averti qui e condividere la mia storia, credo molto nel potere della condivisione. Inizio dicendoti che ho sempre avuto una passione per l’imprenditoria, si tratta di un sentimento che senza dubbio ho sin da bambino, che nasce dalle mie esperienze personali. Sono un imprenditore di prima generazione in quanto i miei genitori non lo sono; mio nonno, invece aveva un’impresa di assicurazione, ed io da piccolo andavo spesso a lavoro con lui. Probabilmente già allora nacque in me il desiderio e l’interesse che poi ho maturato nel tempo.
A tal proposito, apro una piccola parentesi, durante il liceo facevo il dj per hobby, ma già a quel tempo mi approcciavo a questa passione già con una “mentalità imprenditoriale”.
Successivamente, durante il periodo universitario, ho avuto la fortuna di poter partecipare a vari seminari professionalizzanti che mi hanno permesso di conoscere e approfondire il mondo delle start up e del digitale. Avevo delle idee imprenditoriali abbastanza confuse, com’è normale che sia all’inizio, ma grazie a questi seminari ho vissuto momenti di contaminazione e confronto, poi rivelati fondamentali per l’avvio del mio progetto imprenditoriale. Successivamente, insieme ad Antonio Puleo e Raffaele Barone, oggi co-fondatori di CreationDose, abbiamo deciso di avviare il progetto. In questa occasione, si è creato il primo ponte Nord-Sud perché io e Raffaele ci trovavamo a Catania mentre Antonio frequentava l’Università IULM di Milano, ed è stato proprio alla IULM – nel 2016 – che abbiamo partecipato a un percorso di incubazione di start up.
A tal proposito, consiglieresti ai giovani imprenditori di partecipare, oggi, ad un percorso di incubazione aziendale?
In realtà no, sono cambiate tante cose: l’ecosistema start up di oggi non è come quello di ieri, negli ultimi anni infatti si è evoluto tantissimo. Per cui, se dovessi dare un consiglio ai giovani imprenditori non sarebbe quello di “isolarsi” all’interno di un percorso di incubazione, quanto di lasciarsi contaminare il più possibile, confrontandosi con altre realtà imprenditoriali.
L’intervista continua su “La Sicilia incontra il Business”.
