L’innovazione nel mondo del vino sta prendendo una direzione inaspettata grazie all’audace progetto di Orygini, un’azienda che ha deciso di sperimentare l’affinamento sottomarino dei vini dell’Etna e del gin. Francesca Landolina, PR Manager di Orygini, ci rivela i segreti di questa metodologia unica e rivoluzionaria.
Orygini è il nome della startup fondata da Luca Catania, Riccardo Pelligra e Giuseppe Leone. Origini come quelle che l’Etna ha nel mare di Acitrezza, dove secondo la leggenda Polifemo lanciò su Ulisse i cosiddetti Faraglioni, che invece non sono altro che gli antenati del vulcano. Continua la lettura e scopri la nascita dell progetto e dei suoi benefici

Ci potreste raccontare come vi è venuta l’idea di affinare il vino dell’Etna e il gin in fondo al mare, a 50 metri di profondità nell’Area Marina Protetta dell’Isola dei Ciclopi?
“La nostra ispirazione è nata dalla scoperta di 168 bottiglie di Champagne del XIX secolo, ancora bevibili, rinvenute in un relitto nel Mar Baltico. Questo evento ci ha spinti a pensare a una riproduzione simile di invecchiamento sottomarino dei vini. Così, in collaborazione con le cantine Benanti e Passopisciaro, è nato l’ambizioso progetto di immergere i nostri vini dell’Etna a 48 metri di profondità nell’Area Marina Protetta delle Isole Ciclopi.”
L’intervista continua su “La Sicilia incontra il Business” Magazine
